Fra le molte possibili attività che, in questo periodo di ripresa dalla crisi, sembrano farsi interessanti anche per i microimprenditori, sta acquisendo popolarità quella relativa all’aprire una Saponeria: un progetto che sembra poter avere una forte clientela, e quindi dare buoni profitti.
In effetti, è da una cinquantina d’anni che i saponi artigianali, un tempo gli unici disponibili, sono andati scomparendo praticamente del tutto dalle nostre stanze da bagno: a sostituirli sono stati le saponette e i saponi liquidi industriali, che sicuramente potevano essere venduti a prezzi nettamente inferiori grazie alla produzione in massa. Tuttavia questa economicità non è priva di controindicazioni: i saponi industriali sono infatti ricchissimi di sostanze chimiche aggressive, che turbano l’equilibrio della pelle alterandone il pH e aprendo così la strada a irritazioni, dermatiti, e altri simili disturbi.
In tutto questo, il mercato chiede sempre più la possibilità di acquistare invece prodotti per l’igiene personale e intima che siano naturali e non aggressivi: e aprire una saponeria significa entrare a cavalcare quest’onda proprio ora che sembra essere al suo punto più elevato e proficuo.
Aprire una saponeria con valide possibilità di successo richiede, oltre alle doti necessarie per qualsiasi attività commerciale, e quindi la propensione alla vendita e l’occhio per gli affari, anche la perfetta conoscenza dei prodotti che si tratteranno, e idealmente anche la capacità di fabbricare saponi in proprio: per chi non dovesse disporre di tali competenze, tuttavia, esistono diversi franchising a cui poter aderire, che dovrebbero semplificare il lavoro.
I costi non sono particolarmente elevati, e si concentrano soprattutto nell’affitto della sede del negozio – perfetti quelli siti nei centri commerciali – e nella tariffa d’adesione al franchising, che si ripaga però da sé con la maggior visibilità offerta da un brand famoso. I guadagni, seppur mai facili da stimare, promettono bene: il settore è in aumento, e i saponi e detergenti naturali stanno diventando idee regalo estremamente popolari.
Abbiamo parlato di franchising: e sotto molti aspetti, questa è ancora la scelta più saggia da fare per aprire una saponeria e accedere a questo mercato. Se dobbiamo fare dei nomi, sicuramente non possiamo prescindere da Lush, un brand ormai internazionale e che conquista sempre più spazio nel mercato; ma ovviamente, in questa fase di mercato si tratta di una scelta costosa.
Altre case altrettanto valide ma più accessibili sono disponibili, come La Maison Du Savon De Marseille, celebre appunto per l’apprezzatissimo sapone di Marsiglia: qui bastano circa 20000 euro per accedere, oltre a un negozio di 40/60 metri quadri in una città di almeno quarantamila abitanti. Per chi invece vuole lanciarsi su un nome più nuovo e rampante, che ha avuto ottime recensioni sulle riviste specializzate, per aprire una saponeria, è possibile rivolgersi a L’Erbario Toscano: qui i costi sono però più elevati, intorno ai 35000 euro.