Trasporto isotermico: la certificazione ATP e come prenderla

Il trasporto isotermico riveste un ruolo chiave nella movimentazione delle derrate alimentari deperibili e di altri prodotti che necessitano di una temperatura controllata. Si tratta di un processo logistico specializzato, che prevede l’utilizzo di veicoli e contenitori appositamente progettati per mantenere la catena del freddo o del caldo durante l’intero tragitto.

Ciò significa che all’interno del vano di carico viene garantito il mantenimento costante di una temperatura prestabilita, grazie all’impiego di materiali isolanti e sistemi di refrigerazione o riscaldamento. L’obiettivo è quello di proteggere l’integrità e la qualità dei prodotti trasportati, prevenendo alterazioni chimico-fisiche dovute a sbalzi termici.

La catena del freddo è quindi un aspetto critico nel garantire la sicurezza di alimenti deperibili come latticini, carne, pesce, frutta e verdura. Ecco perché gli standard tecnici di questa tipologia di trasporto rivestono importanza centrale.

 

Certificazione ATP: che cosa si intende

Per definire requisiti e standard condivisi a livello internazionale relativamente ai veicoli per il trasporto isotermico, nel 1970 è stato sottoscritto l’Accordo ATP (Accord pour le Transport des denrées Périssables), sotto l’egida della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite.

Questo trattato, frutto della collaborazione tra esperti del settore, fissa le caratteristiche tecniche necessarie affinché i veicoli possano mantenere adeguate condizioni di temperatura durante il trasporto di derrate alimentari, quali capacità di isolamento, refrigerazione, riscaldamento e circolazione dell’aria.

Pur essendo nato per regolamentare gli scambi in ambito europeo, l’ATP ha assunto rilevanza globale come standard di riferimento per il trasporto isotermico a livello internazionale, come confermato dall’adesione di oltre 50 paesi membri in tutto il mondo.

 

A cosa serve la certificazione ATP

La certificazione ATP per il trasporto isotermico non è semplicemente una formalità o un adempimento burocratico. Garantire che il trasporto avvenga nel rispetto degli standard tecnici previsti dall’accordo comporta vantaggi concreti per tutti gli attori coinvolti.

Innanzitutto, la conformità alle norme ATP assicura che le merci giungano integre a destinazione, minimizzando gli sprechi alimentari dovuti a deperimento. Inoltre, veicoli ed attrezzature certificate offrono maggiori garanzie di sicurezza igienico-sanitaria per i consumatori finali.

Dal punto di vista delle aziende di trasporto, possedere certificazione ATP trasmette un’immagine di professionalità e attenzione per la qualità del servizio, che può tradursi in un asset competitivo rispetto ad operatori meno qualificati. A tutto ciò si aggiunge il fatto che è indispensabile per essere a norma, pertanto, il rispetto degli standard minimizza il rischio di incorrere in sanzioni legali o ammende.

 

Le procedure per il rilascio della certificazione ATP

La certificazione ATP non viene rilasciata automaticamente, ma è necessario seguire uno specifico iter procedurale che accerti la piena conformità di veicoli e attrezzature.

Innanzitutto, il costruttore deve fornire un Certificato di Conformità che attesti il rispetto delle caratteristiche tecniche stabilite dall’ATP già in fase di produzione. In secondo luogo, il Ministero dei Trasporti deve effettuare un test presso una stazione autorizzata, per verificare in modo indipendente le capacità di isolamento termico tramite apposite prove.

Superati i test, il Ministero dei Trasporti rilascia un certificato di approvazione. Inoltre, sul veicolo viene apposta un’etichetta identificativa con la classificazione ATP e la data di scadenza della certificazione.

I controlli periodici della Motorizzazione accertano il mantenimento dei requisiti nel tempo: l’ATP, infatti, ha una validità prestabilita, indicata sull’etichetta identificativa applicata al veicolo. Inizialmente la durata è fissata a 12 anni, ma con obbligo di rinnovo intermedi a 6 anni, tramite nuova verifica presso la Motorizzazione.

Superata la seconda prova, la certificazione viene estesa di altri 6 anni, fino al limite massimo di 12 anni dalla data di emissione originale. Trascorso tale periodo, per continuare ad operare il trasporto isotermico è necessario sottoporsi nuovamente all’iter completo di approvazione.

Inoltre, dal 2006, sui veicoli di classe C e con portata superiore a 70 quintali è obbligatoria l’installazione di termometri che monitorino costantemente il rispetto delle temperature interne prestabilite.

 

Conclusioni

La certificazione degli standard ATP è dunque una componente fondamentale del trasporto isotermico professionale, che si posiziona come servizio affidabile e sicuro per assicurare il mantenimento della catena del freddo.

Sottoponendo veicoli, attrezzature e processi operativi a rigorosi controlli e verifiche, la conformità agli standard ATP garantisce che le merci deperibili possano viaggiare a temperatura controllata e giungere intatte ai centri di distribuzione e consumo.

Rispettando le norme e aderendo a questo protocollo internazionale, gli operatori danno prova di capacità, organizzazione e scrupolosità nei riguardi della qualità del servizio reso. Un elemento di professionalità che consolida i rapporti con i propri clienti.

Ernesto Lofolco

Dalla scrittura di cibo alla moda e allo stile, sono qui per condividere le mie intuizioni ed esperienze.